LAVORI
Terminano i lavori di casa museo G.Verga Catania

Casa Museo Verga Catania

Restauro fondi bibliografici Giovanni Verga, Federico De Roberto, Luigi Capuana.

In data 07-08-2015 la Sovrintendenza di Catania sono stati consegnati i lavori di conservazione e restauro dei fondi librari appartenenti alle Biblioteche di Giovanni Verga, , Federico De Roberto e Luigi Capuana alla ditta Recupero Casa Verga società consortile a responsabilità limitata, incaricata per l’esecuzione degli stessi. In data 10-08-2015 vengono eseguite dalla ditta appaltatrice le assunzioni del gruppo lavoro che è così costituito: Responsabile organizzativo e dell’esecuzione lavori, Dir.Tec. Giuseppe De Filippis, restauratori dott.ssa Iabichino Paola, dott.ssa Angelika Ansaldo Patti, dott.ssa Sara Murianni, dott.ssa Carla Corvaglia, Dott. Diego Bramato e dott. Saverio Laterza. In data 20-08-2015 sono iniziati i lavori. In primis viene allestito un laboratorio nei locali del museo, con un settore dedicato alla spolveratura dotato di una cappa aspirante, e di ventilatori per il ricircolo dell’aria per il distacco etichette Un secondo settore, è stato allestito per gli interventi di restauro dei volumi dei fondi sopracitati. Dopo una prima ricognizione generale, sulla scorta dei progetti stilati dalla Soprintendenza di Catania, organo preposto alla tutela dei fondi, si è proceduto ad una divisione razionale del materiale sulla base degli interventi da effettuare. Il progetto è cosi articolato: volumi da spolverare n. 7700,volumi con restauro senza smontaggio 376, volumi da restaurare con smontaggio 1828, distacco etichette 2860, realizzazione contenitori 600. Tutto il materiale è costituito da volumi del XVIII- XIX-XX secolo. Poichè tutti i lavori dovranno essere consegnati entro il 30 Novembre 2015 il gruppo è stato organizzato in modo da poter portare avanti tutte le fasi contestualmente. Una unità è stata impiegata per la spolveratura e il distacco etichette, mentre le altre sei unità hanno lavorato nel restauro del materiale librario. Per il distacco etichette sono stati eseguiti svariati test con solventi, emanatore di aria calda, ghiaccio secco, ma i risultati si sono dimostrati poco soddisfacenti, in quanto il collante delle etichette risultava particolarmente tenace e i dorsi su cui erano state applicate erano costituiti da  materiali delicati e compromessi. Mentre per i dorsi in tela non sono state riscontrate particolari difficoltà per via della buona resistenza del materiale, per quelli in pelle gli interventi sono risultati più difficoltosi per via della sfioritura del supporto al momento del distacco dell’adesivo. Dopo svariati tentativi siamo giunti ad un buon risultato sulle pelli maggiormente disidratate ed indebolite tramite l’utilizzo di un mix di solventi costituito da 20% di alcool etilico, 50% di trielina, e 30 % di acetone. Il materiale librario del fondo Verga è costituito da  volumi rilegati quasi tutti in mezza pelle o tela, poche unità sono legate in pergamena o con coperta in carta. Gli interventi hanno interessato il materiale maggiormente degradato dal tempo o usurato per via di ripetute manipolazioni. I danni prevalentemente rilevati sulle legature riguardano le cerniere e i dorsi che si presentavano parzialmente o totalmente staccati e spezzati in più parti, con perdita in alcuni casi di vaste porzioni di materiale. A carico delle carte è stata rilevata una forte acidità con conseguente fragilità e ossidazioni gravi, deterioramento tipico delle carte del XVIII- XIX-XX secolo che le rendono molto delicate alla manipolazione. Diverse cuciture sono saltate e in diversi casi risultano danneggiati interi fascicoli e frontespizi che presentano lacune sparse e strappi localizzati soprattutto lungo la piega di cucitura e sui margini. Gli interventi sono stati mirati ai vari problemi riscontrati: le carte sono state risarcite con carta giapponese, di spessore e colore idoneo ad ogni singolo caso, adese con tylose MH300P al 5% e le coperte restaurate con pelle conciata al vegetale, opportuna per colore e spessore, idonea alla conservazione, fissata con colla mista nella proporzione di 9 parti di metilcellulosa e una di vinavil 59. Tra i vari documenti sono stati restaurati svariati fascicoli sciolti con firma autografa e note di possesso custoditi nell’armadio B. Altri volumi degli eredi Verga sono stati spolverati, e, dopo aver rimosso le etichette, come richiesto al fine di dare all’intera biblioteca l’aspetto originario, ricollocati nelle librerie originali. Infine la totalità dei volumi in pelle sono stati idratati con Bibliobalsamo e ricollocati al loro posto. Tra le operazioni eseguite è da menzionare il rivestimento con cartone durevole per la conservazione  di alcuni palchetti all’interno dei mobili dove sono collocati raccolte di fascicoli, altri documenti sono stati conservati in contenitori realizzati con: Cartone duralong double grigio/bianco dim. 1200x1600 mm1 e cartone conservazione da 1 mm dim. 81x120 cm ivory e ricollocati negli armadi.

Il Fondo Capuana De Roberto è costituito da volumi risalenti al XVIII XIX-XX  secolo, la cui maggioranza presenta una coperta editoriale in carta di colore verde, giallo, blu, azzurro, e colore naturale. Pochi esemplari hanno legature rigide in mezza pelle o in tela. Tutti i volumi trattati evidenziavano problemi di cuciture spezzate, carte stappate e coperte staccate, con vistose lacune lungo la piega di cucitura. Tanti di essi erano mutili totalmente o parzialmente di coperte, altri mutili del dorso. Inoltre le carte sono particolarmente fragili acide e imbrunite per via da una parte della materia prima che le costituiscono e dall’altra della cattiva conservazione. I nostri interventi hanno interessato la totalità dei volumi in oggetto e, dopo un’attenta analisi, per ogni singolo volume sono state decise le modalità di intervento. La prima fase ha interessato tutti i volumi con la rimozione delle etichette ove presenti. A tale scopo, dopo svariati tentativi si è giunti all’utilizzo di una soluzione di 20% di alcool etilico, 50% di trielina, e 30 % di acetone. Dopo il distacco delle etichette, i volumi sono stati spolverati con pennelli morbidi sotto cappa e smontati recidendo i resti dei fili di cucitura. Successivamente sono stati eseguiti interventi di restauro lungo la piega di cucitura e laddove erano presenti lacune e stappi. Per tali interventi sono state impiegate carte giapponesi idonee per grammatura e adese con  tylose MH300P al 5%. Successivamente, in alcuni casi sono state eseguite delle cuciture a catenella (sul modello dell’originale) e sono state riapplicate le coperte originali restaurate, in altri casi, dove  i dorsi e/o le coperte erano assenti, sono stati realizzati in carta giapponese o in pergamena a seconda del periodo storico. Infine tutto il materiale restaurato per il quale era stato richiesto è stato collocato in custodie per la conservazione e successivamente verrà collocato negli scaffali.